Berserk: The Prototype

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  1. Jerda
     
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    Questo è il prototipo di Berserk, buona lettura!

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    Berserk: The Prototype


    CITAZIONE
    Nel 1988 viene al mondo Berserk!
    Presentato da Miura (ancora studente universitario) in una versione di 48 pagine alla casa editrice Hakusensha per un concorso volto ai giovani mangaka.

    Il prototype esce con lo stile che conosciamo, una mano meno esperta chiaro ma già molto promettente tant'é che Miura ha avuto buonissime critiche e osservazioni.


    Edited by Trad™ - 6/1/2018, 14:52
     
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  2. DorianGrayII
     
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    L’episodio guida di berserk merita un po’ di attenzione: innanzi tutto da un punto di vista stilistico-narrativo, che ci porta ad osservare quali sono le evoluzioni fondamentali a cui miura è arrivato nella versione vera e propria, confermando un trend di crescita estremamente dinamico, perfettamente riscontrabile nella stessa serie ordinaria. Se in Berserk l’evoluzione del tratto è evidentemente rivolta ad una maggiore raffinatezza del disegno (aggiungerei forse a scapito di una originaria istintività e violenza della mano, che trovano culmine nel capitolo dell’eclisse e in lost children) che ha condotto le tavole attraverso una lenta e progressiva maturità nella definizione dei personaggi e degli scenari, unita ad un incedere secondo diversi registri narrativi, il prototipo può ben darsi come un dovuto prologo a quello che verrà, offrendoci un gustoso aperitivo: da un lato, stilisticamente, il tratto di miura è già abbastanza definito ma ancora acerbo e probabilmente risente ancora di molte influenze formative, tant’è che manca la reale coerenza interna che poi comincerà ad emergere nella serie ordinaria. da notare un percorso interno che prevede una ritrovata semplificazione del tratto con l'inizio della serie, che poi ritroverà una piena attenzione lungo il cammino. Già riconoscibile ma non ancora maturo, così uguale e diverso allo stesso modo… altro punto di interesse sono i numerosi spunti messi in giuoco: ci perviene quindi una storia, accennata, che riflette gli studi di miura sulla figura storica di Vlad III Tepes l’impalatore (passato poi alla storia come Dracula), ma con forti richiami a quello che verrà poi con la serie ufficiale.

    Da notare la collocazione spaziale all’interno dell’edizione italiana, in un punto estremamente particolare e, sopra tutto improvviso, cosa che può quasi lasciare spiazzati: terminato il lungo flashback sulla squadra dei falchi, che trova apoteosi nell’eclissi, culmine di tutta l’opera per coinvolgimento emotivo del lettore, dell’autore e dei personaggi (ricordiamoci che il capitolo sui falchi è un unicum che segue numerosi schemi narrativi canonizzati, e che trova suo compimento totalizzante nella conclusione della cerimonia, con le morti e lo stupro: la fine di tutto non può che essere l’inizio del nuovo modo d’intendere il mondo, la rinascita. È da qui che può partire la saga de il guerriero nero, anche se realmente Berserk arriverà molto dopo.) e baricentro dell’intera vicenda, non a caso l’estrema fatica di arrivare ad un momento come quello dell’eclisse poteva portare soltanto ad uno stacco, per riuscire a far metabolizzare correttamente gli eventi seguenti senza cadere in una certa stanchezza espositiva.

    Sono passati due anni quindi, la storia si ricongiunge con l’inizio e troviamo gatsu che si sta “formando” nella scuola del terrore, un pak ancora “insetto nocivo” e tanta, tanta violenza, nonché un turbinio di sentimenti indefiniti. Ma ciò che più ci interessa è che è il momento in cui il lettore ha ormai già ben chiaro e definito il carattere del personaggio: oramai gatsu è perfettamente inquadrato, la sua vita è stat ripercorsa totalmente, così come gli eventi che lo portano allo stadio attuale e che rappresentano il momento di partenza per la catarsi finale: insomma la vera storia comincia adesso, il percorso che porterà l’uomo- non più uomo al perseguimento del suo fine.

    Il prototipo arriva qui, ed interrompe bruscamente una scena importante, ovvero la comparsa di lucine nei capitoli della condanna. Quello che ci appare è fondamentalmente un personaggio diverso, inserito in un contesto diverso e con finalità diverse! Però il tutto molto simile a quanto poi sarà la naturale evoluzione nel fumetto reale…

    Spieghiamoci meglio: innanzitutto dal pounto di vista dei contenuti le analogie con l’inizio di berserk sono molte: gatsu compare e salva una ragazzina (nel manga è pak, nell’anime proprio una ragazzina) da alcuni manigoldi semplicemente perché in cerca di cibo. Prima l’abbandona, poi la porta con se (a cavallo) in cambio della promessa di un pasto. Compare un pak caratterialmente diverso. Presso la famiglia della scampata apprende della storia di Vlad l’impalatore e delle sue malefatte. Gli abitanti del villeggio gli chiedono di fare giustizia e vendicare i propri cari, ma lui non accetta. Andandosene si rende conto che sul vessillo di vlad compare un simbolo (molto simile all’attuale marchio del sacrificio) e decide improvvisamente di andare a fare scorrere un po’ di sangue. L’impalatore dimostra quadi subito di non essere umano e si trasforma, ma il combattimento volgerà al meglio per gatsu e, in una delle scene finali appare a pak diverso, quasi demoniaco (oggi noi diremmo che ha visto la “bestia”).

    Principali differenze:

    Gatsu porta una benda all’occhio, che regala poi alla ragazzina che gli chiede un suo ricordo. Gira a cavallo (in effetti abbiamo imparato che nella sua lotta dovrebbe cambiare cavalli ogni notte…), il braccio meccanico, molto simile, manca però della gabbia co le molle che lo fissa al moncherino (si ignora come faccia a stare su: saldato all’osso?? Improbabile, ricordiamoci che dentro ha un cannone che usa pure nel prototipo), inoltre la balestra, di grosse dimensioni, è indipendente dal braccio finto ed usata con l’altro (soluzione felice quella del fumetto regolare, in cui la balestra più compatta si aggancia al braccio meccanico, poiché permette un migliore uso dell’arma, alternandolo allo spadone o ad altre). L’ammazzadraghi è pure diverso e presenta una forma leggermente meno grezza con degli slanci verso l’elsa. Da notare invece una certa familiarità con le ambientazione e alcune tipicità di personaggi marginali.

    Differenze narrative:

    Gatsu viene presenta il marchio dei sacrificati ad un certo “varga”, e si evince che da la caccia a “quelli” (ma non s sa chi) che vuole uccidere a tutti i costi. Il marchio è simile all’attuale, ma gli angoli vengono smussati e reso più tondeggiante. Inoltre gatsu lo reca sul petto in dimensioni rilevanti. Probabilmente la scelta di collocarlo alla base del collo è stata resa necessaria da esigenze narrative, ovvero per poterlo tenere bene in vista (con la sua capacità di reagire agli stimoli de male) sempre. Inoltre, e qui dico la mia, nel prototipo sono molte le analogie, anche di corporatura e definizione dei muscoli, con kenshiro… insomma un marchio sul petto ci potrebbe ricordare qualcosa! Emerge pure quello che potrebbe essere il motivo della vendetta: sua madre è stata sbrnata viva, fatta a pezzi e mangiata davanti ai suoi occhi.

    Caratterizzazione dei personaggi:

    Gatsu, seppur presenti le caratteristiche salienti del suo personaggio, quali la cicatrice sul naso, l’armatura praticamente identica e braccio e occhio mancanti, è molto diverso, caratterialmente e di aspetto. Innanzitutto è più magro e ha una diversa conformazione dei muscoli (nel fumetto originale notiamo un collo leggermente taurino e una testa leggermente diversa) che lo rendono molto simile a kenshiro ( a dire il vero anche in alcune espressioni facciali). Inoltre qui si nota un viso sempre imbronciato, con una linea della bocca molto marcata. Fu korcas a dare la migliore definizione del viso di gatsu: definendolo come “sempre teso”. Infatti la maggior differenza col prototipo è che gatsu è teso, non imbronciato. Inoltre qui risulta essere un po’ troppo petulante, mentre poi l’evoluzione sarà in un personaggio molto più silenzioso e riflessivo. Sembrano già emergere i tratti dell’odio verso i deboli (anche se ci sarebbe da dire e ridire moltissimo su questo aspetto…). Notiamo che il passaggio con la serie ufficiale ritrova anche una maggiore pulizia nel viso e nella definizione del corpo, distintivo che comunque muterà moltissimo durante l’arco di tutta la storia proprio per quanto detto sopra circa l’evoluzione del tratto. Pak è una sorpresa invece: fa un’apparizione veramente antipatica in cui attacca ripetutamente la ragazzina che lo stava schiacciando nella borsa di gatsu, per poi subito cambiare umore e passare dalla sua parte quando scazza con il guerriero nero. Il rapporto con lui è lo stesso dei primi tempi, in cui pak cerca di farlo ragionare e lo osserva molto.
     
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  3. Sanzo™
     
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    A me personalmente è piaciuto il prototipo di Berserk
     
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  4. Lady Aika
     
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    Ma è stato pubblicato in Italia?
     
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  5. blindflame
     
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    certo! e qui sul forum ci sono le scan!!!
     
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  6. DorianGrayII
     
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    hem, ho fatto un discorso di due paragrafi sul dove è inserito nell'edizione italiana... :(
     
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  7. Lady Aika
     
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    Scusami dorian ^^
     
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  8. drakuma
     
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    Se avete il manga di berser, nella versione collection, il prototipo di berserk si trova alla fine del volume 14 ^^
     
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  9. <Arwain>
     
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    Ma Gatsu è troppo tamarro nel Prototype :lol:
     
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  10. blindflame
     
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    Io invece lo trovo comunque interessante. Gatsu è comunque un personaggio enigmatico e profondamente interessante, oltre che misterioso... la curiosità di sapere il perché della morte della madre era forte...
     
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  11. DorianGrayII
     
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    già, direi che il prototipo lascia degli interrogativi molto interessanti sull'idea originaria del personaggio e della sua storia. ancora più interessante sarebbe capire come miura si sia poi indirizzato sulla strada che ha realmente percorso.
     
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  12. Gennosuke93
     
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    gia *__*
     
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  13. drakuma
     
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    cmq il manga di berserk dal prototipo fino ad adesso ha avuto una evoluzione soprendente, basta vedere non solo la modifica radicale del comportamento di gatsu, ma anche nei disegni, sopratutto alcuni particolari, che anche questo sia una caratteristica interessante di berserk
     
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  14. blindflame
     
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    Le evoluzioni stilistiche di Miura sono sempre strabilianti... dal prototipo al volume 62 ha fatto passi da gigante ma la sua mente geniale e la sua mano "elfica" sono sicura che ci riservano ancora mille e più sorprese!
     
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  15. drakuma
     
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    Quoto in pieno^^ con la speranza, che non siano soprese negative ^^
     
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28 replies since 26/8/2006, 21:09   4264 views
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