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Jerda.
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"Sono abituato a sopravvivere...ma il peso del non poter morire...si fa ogni
giorno più grande. Ho mai brandito una spada così pesante?"
In questo volume ha inizio il viaggio di Gatsu verso la "patria" degli Elfi che,
a detta di Puck è un luogo meraviglioso. Le difficoltà però sono grandi fin
da subito e Gatsu per primo comprende che è molto più impegnativo combattere
difendendo qualcuno cui si vuol bene piuttosto che lottare solo per se stessi.
In questo modo il guerriero nero oltre che a lottare contro gli spiriti, deve anche
fronteggiare il suo lato malvagio celato in fondo al cuore che vorrebbe spingere
il guerriero a cercare e a vendicarsi di Grifis lasciando perdere Caska.
In parte è colpa degli Incubus se tali pensieri si manifestano, ma Gatsu ha
comunque paura di se stesso e di quello che potrebbe fare a Caska se prevalesse
la sua parte "oscura". Per evitare che scappi Gatsu lega Caska, ma quest'ultima
è sempre più irrequieta anche a causa dell'atteggiamento nervoso di Gatsu e
per questo motivo, mentre Gatsu dorme, taglia la corda e fugge.
Puck, svegliatosi di soprassalto avvisa Gatsu dell'accaduto e i due si mettono
alla ricerca. Nel frattempo Caska si è imbattuta in 3 deboli mercenari i quali,
vistala, decidono di violentarla. Proprio in quel momento a Caska tornano in
mente le scene dell'eclisse e, sorprendendo tutti, brandisce una spada e si ribella
facendo fuori i 3 loschi figuri. Quando arriva Gatsu, Caska è ancora furibonda e
tenta di attaccare anche Gatsu che però la disarma e la butta a terra.
A questo punto, quando Caska graffia il guerriero al volto, Gatsu non ci vede più
e decide di baciarla con la forza, ma ciò fa risvegliare (stavolta senza aiuti da parte
degli spiriti) la "bestia" malvagia che è in lui che porta il nostro eroe a mordere
Caska a una tetta (^^). Per fortuna Gatsu, dopo un urlo di Caska, torna in sè e
non si capacita del suo gesto. Nello stesso momento Puck, che stava cercando la
marchiata, si imbatte in Isidoro che sta scappando a gambe levate dopo aver rubato
dei viveri a dei nobili. Un ramo scagliato con grande maestria e precisione fra le
gambe di Isidoro interrompe però la fuga del ladruncolo e così scopriamo che i
nobili in questione sono Serpico e Farnese. Puck, dopo aver fatto svenire Farnese,
decide di accompagnare i nuovi "ospiti" da Gatsu. A questo punto è proprio l'ex
comandante dei guerrieri della Santa Catena a supplicare in ginocchio (e tagliandosi
i capelli con la spada) il guerriero nero di accettare lei e Serpico nel suo viaggio.
Gatsu, non molto contento accetta e poi, pensandoci su si stupisce di essere
così disperato e soprattutto di aspettarsi per la prima volta nella sua vita
qualcosa dagli altri.La scena nelle pagine conclusive si sposta concentrandosi
sulle Midlands meridionali dove un gruppo di guerrieri capeggiati dal principe
Myur è indeciso sul da farsi: attaccare i Kushans e andando quasi sicuramente
incontro alla morte, oppure lasciar perdere e salvare la pelle attendendo di allearsi
con la squadra di Grifis che, si dice, sembra essere ricomparso?
I dubbi vengono presto dissipati quando alcuni del popolo delle Midlands all
insaputa del crollo del castello per mano dei Kushans stanno tornando a "casa"
e vengono attaccati dai nemici. A quel punto Myur, non più per il suo orgoglio,
ma per proteggere il popolo, prende le redini del gruppo di soldati e li infiamma
per andare all'attacco dei Kushans. Intanto in alto sulla collina si staglia la
sagoma di Grifis....