Berserk Vol.46

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  1. Jerda
     
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    In questo volume ha inizio la battaglia e, accesi gli animi della piccola truppa,
    Myur si scaglia con i suoi uomini contro i Kushans. Il comandante nemico allora
    decide di mandare all'attacco i soldati schiavi, uomini delle Midlands catturati
    e sfruttati come soldati dai Kushans per limitare le perdite dei propri uomini
    e aumentare così le fila dei propri combattenti e innalzare le mire espansionistiche
    dell'impero. Myur e i suoi presto scoprono il dramma, ma sembra troppo tardi
    visto che il comandante nemico sta ordinando alla cavalleria di sterminare gli
    uomini delle Midlands rimasti. All'improvviso però 5 teste dei Kushans volano
    via per merito di misteriosi arcieri che da una distanza enorme cominciano a
    scoccare le loro frecce; successivamente giungono anche altri "particolari" soldati
    e veri e propri mostri, più simili ad animali per andatura che agli uomini, guidati
    da Zodd; e infine sul campo approdano anche veri e propri "giganti" tutti quanti
    dalla potenza non indifferente.Ben più clamore però è suscitato dal comandante
    di questa "strana" armata che si rivela essere Grifis, il Falco Bianco! Nel vedere
    il vessillo delle bandiere della Squadra dei Falchi, sia Myur che i Kushans hanno
    un sussulto dal momento che lo si pensava morto. Quando Myur e i suoi decidono
    di seguirlo, una voce, ascoltata solamente dal giovine cavaliere, li avvisa di fermarsi
    perchè sono sotto il tiro delle frecce nemiche e salva così il piccolo gruppo.

    A quanto pare un altrettanto giovane ragazza, facente parte della
    "Squadra dei Falchi", riesce a comunicare col pensiero ed è proprio grazie a
    questa abilità e alle indicazioni della ragazza se Grifis riesce a incunearsi fra
    gli avversari, a trovare e a prendere la testa del generale nemico. Sconfitto lui,
    i Kushans sono presi dal panico e non possono fare altro che ritirarsi, ma il
    vicecomandante comprende bene la situazione e vorrebbe avvisare al più presto
    il quartier generale che la profezia che si riferiva al Falco di Luce diffusa dai
    Barkilaka non era una semplice favola; purtroppo per lui non farà molta strada
    visto che Laqushas sorprenderà i Kushans fuggiti e insieme ad alcuni apostoli li
    sterminerà tutti quanti.

    In questo modo un esercito di oltre 5000 uomini è stato annientato da un
    armata, quella di Grifis, inferiore ai 1000 uomini. Una volta finita la battaglia,
    Myur osserva da vicino l'accampamento della Squadra dei Falchi e nota che
    all'interno sono presenti sia donne, sia bambini che anziani e la "ragazza che
    sa leggere nei pensieri" afferma che il merito è del comandante e nel frattempo
    si presenta col nome di Sonia, accompagnando il giovane cavaliere al cospetto
    di Grifis. Continuando a guardarsi intorno, Myur scopre anche, con enorme stupore,
    che all'interno di quell'esercito vi sono anche dei Kushans e vorrebbe ucciderne
    qualcuno se solo Rocks non lo fermasse e gli spiegasse che quelli sono i "sottomessi".

    Rocks confida così che quei prigionieri di guerra non sono comandati solo grazie
    ad una politica del terrore, ma possono anche ottenere cariche onorifiche se
    accettano l'allenza e fanno carriera dopo aver combattutto per ben 3 volte in
    prima linea. In questo modo le perdite della Squadra dei Falchi diminuiscono,
    ma Myur non riesce ancora ad accettarlo visto che la sua famiglia è stata massacrata,
    come la propria patria, dai Kushans. Rocks però afferma anche che, in fin dei conti,
    sia i cavalieri delle Midlands che i Kushans sono pur sempre esseri umani e ben
    presto Myur capirà cosa vogliono dire certe parole...

    Il piccolo cavaliere rimane nuovamente sbalordito quando apprende da Sonia
    che quel cavaliere era "Rocks dei Raggi di Luna", leggendario cavaliere.
    Successivamente però, Myur rimarrà a bocca aperta quando, dovendo attraversare
    un piccolo bosco vicino, farà la conoscenza con i "Cavalieri Diabolici" che non
    sono nient'altro che apostoli che, per il momento, fanno parte della Squadra
    dei Falchi. Ad un tratto uno di loro afferra per le gambe la giovane Sonia e sembra
    avere cattive intenzioni, tanto che Myur cerca di intervenire, ma anch'esso viene
    bloccato da un altro di questi guerrieri demoniaci.

    Solo l'intervento del gigante Gurnbled e dell'arciere Arwain consentono ai due
    ragazzi di proseguire indisturbati; da tenere presenti sono le parole di un altro
    uomo leggendario, Gurnbeld, il quale parla di Sonia come della "Sacerdotessa
    del falco
    ". Usciti dal bosco, Zodd fa da guardia a Grifis che, poco più avanti,
    è circondato da strani fuochi che si rivelano essere le anime dei caduti quel
    giorno in battaglia, i quali si radunano attorno al comandante dell'armata dei
    Falchi per porgere un ultimo saluto ai propri cari, anch'essi intorno a Grifis.

    Una volta finita questa specie di "cerimonia", Myur si presenta al cospetto
    del Falco Bianco come "Myur Wolflame", ultimo figlio di Baragar, feudatario del
    territorio di Rumias e lo ringrazia per aver salvato il suo piccolo manipolo di soldati.
    Grifis ricambia, ma poi inspiegabilmente Myur non riesce a trattenere le lacrime
    sentendo la voce del Falco Bianco e l'unica cosa che riesce a fare è quella di
    porgere la sua spada al servizio di Grifis sentendo in fondo al suo cuore che
    quello è il suo destino. In quel mentre, Laqushas sorprende alcuni Kushans
    che stavano per tendere un agguato a Grifis e con molta probabilità non faranno
    una buona fine^^...

    Nel frattempo Gatsu e gli altri stanno ancora combattendo in notturna contro
    i soliti spiriti e il mattino seguente troviamo Gatsu alle prese con alcuni
    insegnamenti basilari di spada al piccolo Isidoro il quale non sembra imparare
    facilmente. I pensieri si spostano però su Farnese la quale non sembra
    combinarne una giusta nei piccoli lavori del campo e l'unica cosa che le viene
    concesso di fare è quella di raccogliere legna e fare da guardia a Caska.

    Farnese però si distrae, cercando inutilmente di catturare un coniglio e
    Caska scompare in un attimo proprio quando cala la notte. L'ex comandante
    della Sacra Catena, preoccupatissima e agitatissima si perde a sua volta e
    il mattino dopo viene ritrovata dai compagni e fra loro c'è anche Caska.
    Successivamente, in disparte, Farnese ringrazierà Serpico di essere ancora con
    lei e comprenderà di aver finalmente trovato la vera se stessa, nonostante
    sia così debole.

    Poco dopo i nostri ripartono, destinazione il mare; ma per arrivarci chiedono
    indicazioni ad un pastore il quale li informa sugli ultimi fatti che stanno avvenendo.
    Apprendiamo così che al porto di Vritanis si stanno radunando i guerrieri dei
    vari territori fedeli alla Santa Sede per organizzarsi e sferrare un attacco massiccio
    contro i Kushans. A Vritanis è stato inoltre fondato un governo provvisorio di alleati,
    i quali, dal momento che la principessa delel Midlands è scomparsa, una volta
    cacciati i Kushans potrebbero governare le Midlands.

    Quelle terre potrebbero così venire divise fra i vari regnanti e le Midlands
    scomparirebbero. Per ultima informazione, il pastore avverte anche che, se
    Gatsu e gli altri continueranno a procedere per la strada e passeranno dal
    colle, non dovranno stare attenti ai briganti, bensì ai Trolls.

     
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