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Jerda.
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Dopo l’ammonimento di un pastore al gruppo capeggiato da Gatsu sulla
presenza di troll da quelle parti, il volume ha inizio con un breve scorcio
riguardante Isidoro. Quest’ultimo infatti lo vediamo prima rubare ad un
pastore il suo raccolto di mele, poi allenarsi con Gatsu che gli dice di essere
migliorato nell’arte della scherma, ma che d’ora in poi, a meno che non
voglia allenarsi per 10 anni prima di diventare esperto, dovrà gettarsi in
battaglia cercando di sopravvivere come ha fatto fino a quel giorno, cioè
con la sua testa. Dopo il predicozzo, insolito per il guerriero nero, Serpico
gli chiede se potrebbe accompagnarlo a raccogliere la legna e Gatsu accetta.
Nel bosco il nostro guerriero credeva di dover concludere lo scontro lasciato
in sospeso con Serpico, ma in realtà il fratellastro di Farnese non ne ha la
minima intenzione, almeno fin quando la sua “comandante” resterà in vita
e vorrà continuare questo viaggio. Nel frattempo Caska e Farnese vengono
rapite da uno strano mostro peloso e il grido delle due donne richiama sulla
scena Isidoro che con una pietra riesce a liberare momentaneamente le due
compagne. Quando si volta il mostro comprendiamo che è un troll e Isidoro
decide di sfidarlo con la sua spada. L’incontro però si mette male e quando il
troll sta per calare la sua ascia su Isidoro ormai disarmato, interviene Shilke
che aveva osservato a distanza il tutto e che, con delle bacche allontana il mostro.
In realtà tutt’intorno a loro erano presenti molti altri troll nascosti e così,
per scacciarli, la “streghetta” decide di riunire il gruppetto e di attuare un
incantesimo.Utilizzando dei capelli come catalizzatore per la magia, Shilke
evoca gli Elementali del Fuoco e riesce a mettere in fuga tutti i nemici, come
se fossero colpiti da frecce infuocate. Scampato il pericolo Shilke schernisce
Isidoro per il combattimento precedente e lui, arrabbiandosi, inciampa e tasta
per errore il seno della piccola strega, la quale per ripicca lo trasforma
momentaneamente in “uomo-scimmia”. Mentre giungono anche Gatsu e Serpico
di corsa, Shilke in disparte sente qualcosa di “strano” che proviene dal guerriero
nero e da Caska...
Il viaggio intanto prosegue, Gatsu e Serpico ringraziano Isidoro ormai tornato
normale quando davanti a loro, appoggiato al tronco di un albero, trovano un
pastore aggredito anche lui dai troll. Puck provvede a curarlo e intanto scopriamo
che quest’uomo si chiama Morgan e vive nel villaggio di Inok che tempo fa, e
più precisamente dal primo giorno d’inverno, fu assaltato per la prima volta dai troll.
Morgan, nel raccontare questa storia afferma anche che in questa situazione
sarebbe inutile chiedere aiuto al suo feudatario, non crederebbe mai a tali
spiegazioni, quindi, in quel preciso istante l’uomo si stava recando da una strega
che, secondo la leggenda, viveva in quel bosco da qualche parte, raggiungibile
solo da chi è stato invitato da lei.
Gatsu e gli altri decidono di aiutare l’uomo e così, superata un invisibile
“barriera magica”, in breve giungono ad un’enorme casa che sembra nascere
da un albero gigantesco. Morgan nel vederla si commuove, ripensando alla
prima e unica volta che l’aveva vista da bambino; mentre Puck prova un senso
di “nostalgia” per quello strano posto. Nel mentre, Shilke, accortasi dell’arrivo
del gruppo, decide di attivare contro di loro i Golem guardiani: esseri fatti di
terra che continuano a rigenerarsi all’infinito.
I nostri amici non hanno infatti vita facile, seppur i nemici siano deboli, fin
quando Serpico, per puro caso, scopre il loro punto debole: all’altezza del petto,
dove sta inciso un simbolo è presente all’interno dei golem un minuscolo fantoccio
tolto il quale i guardiani sono innocui. Shilke, spronata da Ibarella (che razza di
nome per un elfo…), è sul punto di intervenire quando la sua maestra gli ordina
di fermare i golem e di fare accomodare gli ospiti. Un po’ a malincuore Shilke
obbedisce e Morgan e gli altri entrano in quella strana casa e vengono ricevuti
dalla maestra Flora che è la strega che Morgan vide quando era un bambino.
Flora dà il benvenuto nel “palazzo dell’albero degli spiriti” e subito dimostra
di avere poteri importanti. La strega infatti ha lo stesso identico aspetto giovanile
di 50 anni fa quando salvò la madre di Morgan donandogli una medicina; inoltre
riesce a leggere i pensieri di Farnese, la quale era timorosa pensando di aver
mandato al rogo molte streghe che in realtà non erano tali. Flora inoltre accoglie
con un grande sorriso malinconico Gatsu e Caska chiamandoli “uomini marchiati”
e dicendo loro che li stava aspettando...
Il guerriero nero, assai stupito, cerca subito risposte, ma Flora desidera prima
aiutare Morgan. Quest’ultimo infatti vorrebbe un aiuto per far sì che il villaggio
torni ad essere quello di prima, senza più razzie da parte dei troll che non
solo depredano, ma rapiscono anche donne e bambini. Flora però non è più in
grado di combattere certi nemici che appartengono al mondo degli spiriti dal
momento che la sua vita sta per terminare e non ha più le forze per poter uscire
da quel palazzo. La strega però aggiunge anche che se non può lei, potrà aiutare
il villaggio la sua aiutante, Shilke, ormai pronta a mettere in pratica i suoi allenamenti.
Flora inoltre chiede aiuto anche a Gatsu affinché aiuti la sua allieva in cambio di
particolari talismani che ridurranno la maledizione del marchio sacrificale, facendo
in modo che gli spiriti richiamati non possiedano Gatsu e Caska e che non siano
troppi. L’effetto dei talismani, aggiunge poi Flora, dovrebbe durare almeno fino
al paese natale di Puck. Gatsu accetta e Shilke va a preparare la cena e un bagno
medicinale per rilassare i viaggiatori visto che, almeno per quella sera, il marchio
non richiamerà alcuno spirito infernale dal momento che il palazzo è protetto da
talismani particolari.
Una volta a tavola Gatsu incalza la strega cercando di capire il perché Flora li
aspettava e come mai conosce anche lei il marchio sacrificale. Flora, con molta
calma afferma di aver avuto un oracolo da un suo vecchio amico che appartiene
al mondo degli spiriti, il quale aveva predetto che "degli uomini marchiati guidati
da piccole ali avrebbero visitato questo bosco" e aveva chiesto alla strega di
aiutarli. Probabilmente le piccole ali sono quelle di Puck anche se non viene
specificato…
Gatsu prosegue e chiede chi è stato a chiederle di aiutarli, ma purtroppo, la
domanda più importante viene interrotta da un’altra di Isidoro che desidera
delle spiegazioni ulteriori sul mondo degli spiriti.
Flora accenna che, in poche parole, il mondo degli spiriti sarebbe l’aldilà, poi
però Shilke interviene e prova a spiegare il tutto più dettagliatamente.
La streghetta così rivela che esistono 3 mondi: quello astrale o mondo degli spiriti,
dei fantasmi ecc; un altro è quello delle idee, delle anime; infine l’ultimo è quello
reale, che è “sorretto” dagli altri 2. Shilke aggiunge che gli spiriti sono in grado
di possedere Gatsu e gli altri in quanto il loro corpo spirituale ne avverte così
intensamente la presenza che anche il corpo fisico reagisce ai fantasmi come
se fossero reali.
Ciò avviene ad esempio coi troll e con gli elfi che ormai da molto tempo gli
uomini hanno visto, trasmettendo questa visione del mondo ai propri figli; un
po’ com’è avvenuto anche con Farnese che prima non vedeva Puck. Isidoro
allora, seguendo l’istinto, afferma che basterebbe non credere a certe cose
per farle sparire, ma Shilke smonta subito questa tesi spiegandogli che l’uomo
ha una "coscienza subliminale che non può essere controllata"
Flora poi continua il discorso dicendo che nello strato chiamato “Baratro”,
vicino alla superficie del mondo degli spiriti, sono presenti corpi spirituali
leggendari e "l’ambiente in cui vivono è composto per lo più dai corpi spirituali
della materia esistita nel mondo reale" quindi è molto simile alla loro realtà.
Gli uomini poi che muoiono e la cui anima prova ancora un forte attaccamento
per il mondo reale, vagano solitamente da quelle parti, scomparendo poi quando
si rendono conto davvero della propria morte. Flora inoltre conclude quest
ampia digressione sulla composizione del mondo cercando di spiegare che
nelle profondità del mondo degli spiriti tutto cambia rispetto all’ambiente del
mondo reale e che là sono presenti enormi corpi astrali, non paragonabili a
quelli umani come Angeli, Diavoli e le Divinità di tutte le religioni.
Infine, ancora più in basso, nella più remota profondità si trova quella zona
raggiungibile solamente col proprio karma che prende il nome di Paradiso o
Inferno e dalla quale è impossibile tornare indietro perché troppo in basso;
inoltre, ancora più giù è possibile che esista qualcos’altro...
Il volume si conclude con le ultime parole di Flora che riporto:
"la magia significa accettare i misteri…e studiare il mondo dal suo interno"
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