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Jerda.
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Gatsu e Serpico sono pronti alla battaglia contro i loro nemici, un kerpee
(una sorta di cavallo rana) e il “capo” gigantesco dei troll. Apre la lotta Serpico
che sembra difendersi dagli attacchi acquatici del kerpee grazie al suo mantello
del vento, mentre Gatsu mette a segno il suo primo colpo aprendo uno squarcio
nel corpo del troll. Nel frattempo Caska, Farnese e il prelato assistono allo strano
spettacolo che si sta svolgendo dal tetto della Chiesa e Shilke si concentra per
penetrare più a fondo nel mondo degli spiriti. La maga riesce così a scoprire
che tempo addietro quel luogo era dedicato allo Spirito elementale dell’acqua
La battaglia continua ai piani bassi e Serpico non riesce a sfondare con la sua
spada del vento il muro d’acqua protettivo sollevato dal kerpee, mentre quest
ultimo è abile nell’attaccare con spruzzi forti di acqua. Quando il kerpee sta per
avere la meglio cercando di far affogare Serpico sulla terra ferma, il nostro spadaccino
comprende che grazie agli elementali del vento può sollevare l’acqua che protegge
il kerpee e i questo modo lo infilza ad un occhio. Il kerpee è però ancora in piene
forze e quando numerosi getti d’acqua sono rivolti verso Serpico, questo viene
salvato da un aiuto inaspettato, quello di Shilke la quale, venendo in contatto con
lo Spirito dell’acqua, si è “fusa” con esso e riesce ad allontanare l’acqua dal kerpee
che fungeva da scudo protettivo e allo stesso tempo attaccare i troll con delle
colonne d’acqua. Così, grazie all’aiuto dello Spirito dell’acqua, Shilke fa straripare
il fiume del villaggio e riesce a dirigere a piacimento l’acqua affinché tutti i troll
vengano portati via dalla corrente. Prima che anche i due nemici più forti vengano
travolti, Gatsu taglia a metà la testa del capo dei troll e Serpico decapita il
cavallo rana.
Tutto sembra concluso, i mostri sono scomparsi dal villaggio, la popolazione
è incredula, ma l’acqua non pare andarsene dal villaggio. Shilke infatti è entrata
talmente in sintonia con lo Spirito dell’acqua che non riesce più a fermare l’incantesimo.
Farnese immediatamente cerca di svegliarla, ma Evarella la ferma all’istante, dicendo
che se qualcuno la svegliasse in quel momento, il suo spirito potrebbe non rientrare
mai più nel proprio corpo, rendendo pazza la maga per il resto dei suoi giorni.
Per fortuna Evarella riesce a ricordarsi il modo per richiamare nel suo corpo lo spirito
di Shilke: battere sul pavimento lì vicino il bastone magico per tre volte, sette
colpi consecutivi.
Mentre la maga è travolta inconsciamente da desideri di distruzione, rabbia,
odio, dovuti all’alta sintonia con lo Spirito dell’acqua, madama Flora le compare
come in una visione e le dice che è giusto unire il cuore con gli Spiriti, ma non ci
si deve perdere in essi. Per questo motivo i maghi battono per terra il loro bastone
durante gli incantesimi, per non perdere la propria coscienza. Proprio nell’attimo in
cui Shilke si sta destando però, una forte ondata d’acqua fa inciampare Farnese e
Caska che volano dal tetto della Chiesa.
Per loro fortuna Shilke riesce, con un gesto della mano, a far avvicinare alle due
un tronco al quale appoggiarsi evitando di venire travolte in pieno dalla forza
dell’acqua. Una volta tornata la luce sul villaggio e sparita l’acqua, Gatsu e gli
altri cercano invano le due sfortunate compagne, mentre Shilke non si dà pace
per essersi lasciata troppo coinvolgere dalla forza dello Spirito. Nonostante ciò
Gatsu le si avvicina e, posandole una mano sulla spalla, cerca di rincuorarla e le
dice di aver fatto un ottimo lavoro salvando il villaggio dall’orda dei troll.
Proprio in quel momento, grazie ai suoi poteri, Shilke sente la presenza degli spiriti
di Caska e Farnese che sono ancora vive, ma stanno venendo trasportate via
dai troll.
La popolazione del villaggio, una volta salva e vista la potenza della magia,
cambia completamente atteggiamento e ringrazia moltissimo Shilke per il servigio
che ha prestato. La maga afferma così che il vero merito va ai quattro arcangeli
descritti nel loro libro sacro, ma anche alla Dama del Greto, lo Spirito del Fiume,
cui un tempo era dedicata quella terra. Shilke chiede così al prelato di erigere in
quel villaggio anche un piccolo santuario dedicato allo Spirito del Fiume, in modo
che possa essere ricordato negli anni a venire.
Intanto, poco più in là Isidoro è amareggiato per essere sempre un peso inutile
e non riuscire mai ad essere davvero d’aiuto ai suoi compagni d’armi. Il vecchio
Morgan però gli si avvicina cercando di rincuorarlo e regalandogli la spada di suo
padre, una daga dal bell’aspetto. Ribadendo il suo sogno d’ambizione, Isidoro
ringrazia il vecchio per il regalo appena ricevuto e raggiunge Gatsu e compagni.
Purtroppo Serpico, dopo la lotta col kerpee è ferito piuttosto gravemente e,
nonostante le cure di Puck e della magia presente in quel luogo, è impossibilitato
a muoversi per il momento. Proprio il malcapitato prega gli altri di andare, di non
preoccuparsi per lui e di salvare a tutti i costi Lady Farnese.
Gatsu così si incammina e vuole nel gruppo anche Isidoro che non avrebbe
sperato di sentirselo dire. Seguendo l’aura lasciata dai troll, Shilke guida il
gruppetto verso un luogo che si fa sempre più oscuro man mano che procedono.
Quando compare loro dinnanzi uno strano mostriciattolo con i piedi attaccati alla
testa sproporzionata che scappa subito via, Shilke non ha più dubbi e dice agli
altri che si stanno addentrando nel mondo degli spiriti, in una delle zone più
pericolose, il Clifoto, lo Strato Oscuro del Mondo Astrale.
La maga spiega così che nel mondo degli spiriti esistono vari livelli e che quello
è il più oscuro, quello in cui si radunano gli spiriti più malvagi. In teoria il Mondo
Reale e il Mondo Astrale non si possono sovrapporre, ma in questo caso, a causa
dell’avvento di una persona, il mondo sta mutando e tutto ciò risulta possibile; il
riferimento a Grifis è chiaro. Quando stanno giungendo al covo dei troll, Shilke
prova a richiamare mentalmente Caska e Farnese, le quali si svegliano e rispondono
alla chiamata, ma quando Farnese si rende conto di essere attorniata dai mostri
più incredibili, il contatto telepatico si interrompe.
Gatsu e compagni affrettano il passo, mentre Farnese e Caska riescono a tenere
a debita distanza i mostri grazie alle armature e al pugnale d’argento che Flora
le aveva donato. Raggiunto un punto più alto, Farnese assiste ad una vera e
propria orgia tra i troll e alcune donne rapite dal villaggio. Ad un tratto una donna
riesce ad allontanarsi momentaneamente dal gruppo e, vedendo Caska e arnese
chiede loro aiuto, ma, quasi improvvisamente, la donna inizia a contorcersi presa
dalle convulsioni e sotto gli occhi di Farnese il ventre della donna si squarcia
lasciando fuoriuscire nuovi troll..