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Jerda.
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Il numero si apre con Shielke che siede, di notte, in riva sulla spiaggia dove
si sono fermati nel volume scorso. La raggiunge Gatsu. Shielke rivela a Gatsu
di sentire già troppo lontana nel tempo la vita che conduceva con Flora, serena
e sicura, e, quando Gatsu le consiglia di non rimuginare troppo sui propri problemi,
scoppia in un pianto liberatorio per la morte della sua maestra.
Mentre siedono ancora sulla sabbia, i due vengono raggiunti dal Cavaliere del
Teschio, che rivela a Gatsu di conoscere bene la sua condizione: sembra infatti
che il guerriero nero stia perdendo sensibilità agli stimoli esterni, poiché più
viene usata, più l’armatura del Berserk sottrae umanità al proprio portatore.
Gatsu proclama che non si farà più possedere dal proprio lato sanguinario.
Shielke si fa avanti per chiedere al Cavaliere del Teschio informazioni sulla sua
identità e sul suo rapporto con Flora, ed egli risponde che l’armatura appartenne
a lui in tempi remoti, e che lui e Flora erano legati dallo stesso rapporto di amicizia
che lega Gatsu e Shielke adesso; inoltre spiega alla strega che Grifis ha dato ordine
di uccidere Flora ai suoi apostoli perché la considerava un pericolo, infatti solo chi
vive parzialmente nel mondo degli spiriti può danneggiarlo. Infine ricorda a Gatsu
la scelta fra vendetta e amore che questi dovrà compiere con una doppia profezia:
gli predice che presto arriverà un nuovo confronto con gli apostoli, che
probabilmente saranno guidati dal Falco di Luce in persona, ma anche che nella
patria di Pak esiste un signore degli elfi così potente da poter (probabilmente)
restituire il senno a Caska! Nonostante il manifesto sollievo di Gatsu, il Cavaliere
del Teschio gli rivolge, come ultime parole, un avvertimento: forse Caska non
desidera ciò che desidera lo spadaccino. Con queste parole si dilegua.
Segue una scena in cui Caska, sfuggita per un istante a Farnese, trova sulla
spiaggia un misterioso bambino dai lunghi capelli neri, che accoglie istintivamente
come un cucciolo, e lo porta nella casa abbandonata dove stanno pernottando.
Il bambino sembra contemporaneamente attratto e spaventato da Gatsu,
cui l’infante ricorda per un attimo il bambino deforme partorito da Caska.
In seguito i nostri vengono attaccati da un branco di coccodrilli simili a quelli che
si aggirano per Windom e Gatsu, nonostante gli avvertimenti di Shielke, scende
in campo riuscendo in apparenza a tenere lo spirito dell’armatura assoggettato
(nonostante per brandirla si leghi la mano all’impugnatura, tanto è debilitato).
Ciononostante la bestia spinge per uscire. Nel frattempo Serpico neutralizza,
guidato da Shielke, i maghi Kushan che guidavano di nascosto i coccodrilli, che
di conseguenza battono in ritirata. Durante la battaglia accadono due avvenimenti
relativamente secondari: Isidoro riesce ad abbattere, con l’aiuto di Pak e delle
bacche di Shielke, un paio di coccodrilli; inoltre un coccodrillo riesce a giungere
fino alla capanna prima che Shielke erga una barriera protettiva, ma quando è
in procinto di attaccare, la vista del misterioso bambino lo istiga a fuggire.
La vittoria è breve, infatti un altro mago Kushan, lontano da riva con una barca,
crea dal corpo di un grosso pesce un enorme demone che attacca i nostri.
Gatsu si getta a capofitto nello scontro, ma un pesante colpo ricevuto fa sì che
l’armatura lo possieda. Ciò causa un aumento della sua potenza, ma Shielke si
prepara a farlo tornare in sé....