Berserk Vol.57

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  1. Jerda
     
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    Shilke intima ai pirati di lasciar andare i bambini kushan; ovviamente loro
    rifiutano dicendo che sono dei mercanti e che intendono ricavare parecchi soldi
    dalla loro vendita, uno di loro cerca anche di prendere anche Shirke che viene
    bloccato con la solita tecnica della bastonata in testa. Sonia è tutta eccitata
    perchè la sua nuova amica ha dato saggio della propria magia e quando anche
    gli altri stanno per saltare addosso alle due ragazze vengono raggiunti da un
    paio di pietre lanciate da Isidoro, accorso in aiuto della streghetta, che è costretto
    ad ingaggiare battaglia col gruppo di pirati. Sfruttando la sua unica tecnica e la
    sua agilità (oltre agli attacchi accecanti di Pak) Isi riesce a tener testa ai suoi
    avversari ferendoli per lo più alle caviglie e ai polsi, ma si rende subito conto che
    questa è comunque il suo primo combattimento contro degli esseri umani, e ben
    presto arrivano le prime difficoltà. Shirke decide pertanto di inviare un messaggio
    telepatico a Gatsu. Sopraggiunge inaspettatamente anche Myur che, con un sospiro
    di rassegnazione, nota Sonia al solito in mezzo alla baraonda, e decide di aiutare
    Isidoro dando sfoggio di nascoste doti di spadaccino; anche Isi si da da fare, ma
    quando i due sembrano avere la meglio dalla nave pirata quello che probabilmente
    è il comandante si getta sulla banchina colpendo al volo Myur e disarcionandolo
    (sembra il re vecchiaccio delle Midlands, ed ha anche la tipica gamba di legno dei pirati).

    Il combattimento contro il capo dei pirati e' praticamente un combattimento a senso
    unico, riesce a tenere testa a Myur con semplicità e quando quest'ultimi e' in
    difficolta sovraggiunge Isidoro che, sebbene riesca a resistere agli attacchi del
    capo pirata, quando si trova veramente in difficoltà solo la ricomparsa improvvisa
    di Azan gli permette di salvarsi la vita. Mentre Azan inizia a scontrasi contro i
    pirati/mercanti i nostri piccoli eroi riescono a scappare oltre le mura di Vritanis
    portandosi dietro i Kushan. Una volta al sicuro Sonia propone a Shirke di seguirla
    all'accampamento dei falchi... Nel frattempo Gatsu osserva la situazione da lontano...

    Sonia insiste nel cercare di convincere Shilke a seguirla al campo dei Falchi
    descrivendolo come un luogo in cui regna la tollerenza e anche i diversi hanno un
    posto e, non riuscendo a convincerla, le consiglia in ogni caso di lasciare la citta'
    al piu' presto. Shilke percepisce quindi l'immagine mentale di una città in fiamme
    e i suoi cittadini massacrati. Intanto Mule e Isidoro che avevano iniziato un battibecco,
    passano dalle parole ai fatti e vengono interroti dal pestaggio reciproco da Shilke
    e Sonia. Le due ragazze si lasciano da amiche mentre per i due ragazzi la separazione
    non e' molto amichevole. Alla locanda finalmente Shilke indossa abiti nuovi, e
    mentre Gatsu' scatena una rissa per difendere le ragazze da un gruppo di ubriaconi,
    Shilke realizza che finalmente ha trovato una seconda casa fra di loro.

    La vicenda si sposta all'accampamento dei Falchi fuori Vritanis, dove ritroviamo
    Charlotte e Anna, vestite da contadine. Charlotte prepara un dolce per Grifis e
    glielo porta, mentre Anna e contenta per il fatto che la principessa abbia finalmente
    ritrovato il sorriso, nonostante si trovino su di un campo di battaglia.
    Proprio mentre Charlotte va da Grifis sopraggiungono anche Sonia e Myur, di
    ritorno dalla città. Come al solito Sonia è estremamente espansiva nei confronti
    del suo protettore, tanto da mettere a disagio Charlotte; Sonia se ne accorge,
    ma non fa nulla per mutare atteggiamento, gelosa anche lei di Grifis. Alla fine
    tocca a Myur portare via la ragazza, spiegandole la delicata situazione tra il Falco
    e la principessa, ritrovatisi dopo lungo tempo. La giovane fa spallucce e se ne va
    per i fatti propri finendo per incontrare Arwain nel bosco, intento a suonare la viola.
    Sonia domanda all'arcere come mai se ne stia sempre in disparte, e lui risponde
    spiegando di essere un cacciatore, e di essere da sempre abituato a cacciare da
    solo, e pertanto gradisce la solitudine. La ragazza afferma di essere stata anche
    lei sempre sola, costretta dai suoi poteri extrasensoriali a vivere in un mondo al di
    fuori della portata delle altre persone, e che pertanto Charlotte non è la sola ad
    aver attraversato momenti difficili. il capitolo si chiude con un primo piano di Grifis
    assorto a contemplare il cielo notturno.

    Intanto nella locanda Shilke comincia ad insegnare a Farnese i primi rudimenti
    per iniziarla alle arti magiche, come il cercare di visualizzare perfettamente un
    oggetto nella propria mente, spiegando che è il primo passo per poi riuscire a
    creare un fenomeno reale all'interno del proprio cuore. Solo così, infatti, è possibile
    creare il proprio "corpo di luce" (corpo astrale), che consente al mago di poter
    attraversare i diversi piani dell'esistenza per mettersi in contatto con spiriti di
    diversi livelli. La lezione viene interrotta dal ritorno di Serpico e Isidoro, che
    sconsolati riferiscono di non esser riusciti a procurarsi una nave per la prosecuzione
    del viggio, in quanto tutte le imbarcazioni di Vritanis sono state adibite ad uso
    militare nella guerra contro i Kushan. Gatsu si dimostra piuttosto preoccupato
    della situazione, rendendosi perfettamente conto che un'imbarcazione è
    assolutamente indispensabile per raggiungere la meta prefissa, e arrivando a
    prendere in considerazione l'ipotesi di rubarne una. Tra la sorpresa generale
    Farnese si offre volontaria per risolvere il problema, e lascia la locanda accompagnata
    da un quanto mai preoccupato Serpico. La residenza della famiglia Vandimion si
    trova proprio a Vritanis, e probabilmente Farnese ha intenzione di richiedere una
    nave proprio al padre. All'interno del castello assistiamo ad una discussione concitata
    tra il capofamiglia ed un altro membro dei Vandimion, Manifico, riguardo le
    responsabilità che quest'ultimo desiderebbe sostenere all'interno della famiglia.

    Il diverbio viene interrotto dall'annuncio del ritorno di Farnese. La giovane è ancora
    succube dell'influenza paterna, e quando il genitore l'accusa di aver disonorato con
    la sua condotta il nome dei Vandimion e le intima di restare a palazzo, tutto quello
    che la ragazza riesce a fare è biascicare qualche parola circa la richiesta che si era
    proposta di fare. Manifico assiste triste alla scena.

     
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0 replies since 14/5/2006, 09:39   49 views
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